Università degli Studi di Salerno
Cattedra di Diritto Costituzionale m/z
Facoltà di Giurisprudenza
3 ottobre 2012
Aula dei Consigli
Ore 10,00
Presentazione del libro
AA. VV.
Viaggio nell'Italia dei beni comuni
a cura di P. Cacciari, N. Carestiato, D. Passeri
Marotta & Cafiero editori
Interverranno
Giuseppe Di Genio, Università di Salerno
Renato Briganti, Università di Napoli
Paolo Cacciari - curatore
Ileana Bonadies - autrice
Rosario Esposito La Rossa – editore
“Viaggio nell’Italia dei beni comuni” non è un libro; è una scatola aperta, un contenitore di esempi eterogenei di gestioni comunitarie di beni di interesse collettivo. Nella nuova teoria sociale che ad essi fa riferimento, i beni comuni, prima di essere cose e servizi, sono ciò che una comunità, un gruppo sociale, una popolazione individua come essenziale, indispensabile e insostituibile per la dignità del proprio vivere. La nozione di beni comuni è semplice e di immediata comprensione: se un bene o un servizio appartiene a tutti, i benefici che se ne possono trarre dal suo utilizzo devono poter ricadere a vantaggio di tutti. Come ricorda Alberto Lucarelli nel saggio introduttivo a questo libro, i beni comuni sono quelli funzionali all’esercizio di diritti fondamentali, quindi necessari alla soddisfazione effettiva dei bisogni primari degli individui. Se questa definizione è corretta, l’attenzione allora si sposta dalle diverse possibili forme giuridiche del possesso (la titolarità della proprietà) ai modi di governo effettivi e alle finalità sostanziali della gestione del bene. Questo libro raccoglie e indaga una serie di beni comuni già all’opera sparsi in tutta Italia gestiti con modalità non consuete, spesso innovative e con una forte valenza partecipativa diretta e autenticamente democratica. Forme di convivenza umana che non rientrano nei canoni sociologici, economici, giuridici, antropologici e politici dominanti. In concreto, questa raccolta tratta di proprietà pubbliche o private di diverso genere, origine e costituzione. Forme miste, tradizionali o modernissime, che in alcuni casi risalgono a consuetudini secolari (i demani civici), in altri seguono decisioni razionalissime di persone che hanno scelto liberamente di mettere in comune i propri saperi e i propri averi per potenziarne l’uso a beneficio proprio in armonia con l’ambiente e la società attorno.